Neuropsicomotricità
La terapia neuropsicomotoria si occupa delle disarmonie evolutive della motricità, della comunicazione, dell’apprendimento e della relazione con l’obiettivo di favorire l’evoluzione delle potenzialità globali del bambino e l’adeguamento alle regole sociali migliorando la relazione e l’autonomia.
Favorisce un’evoluzione armonica del bambino attraverso l’integrazione degli aspetti motori, cognitivi e relazionali, mirando non solo all’acquisizione o riacquisizione di una competenza ma conduce il bambino verso la scoperta di nuove soluzioni adattive che consentono una maggiore autonomia ed indipendenza in relazione alle richieste ambientali.
Tali interventi abi-riabilitativi-terapeutici sono prevalentemente indicati in soggetti con:
- Disturbi Minori del Movimento: Disprassia: disturbo dell’integrazione percettivo-motoria che comporta difficoltà nella progettazione, programmazione, esecuzione e verifica degli schemi di d’azione adottati di fronte alle richieste ambientali; Goffaggine, Maltestrezza: disturbo riguardante l’aspetto della qualità motoria con inadeguata destrezza ed abilità del gesto motorio;
- Disturbi grafo-motori: Disturbi dell’espressione grafica: difficoltà relative alla capacità di rappresentazione visuo-spaziale, difetto nelle funzioni legate alla simbolizzazione e alla rappresentazione del mondo reale (disegno povero, stereotipato, assente), difficoltà motorie che determinano un inadeguato controllo motorio del gesto grafico; Disturbi della scrittura (disgrafia): disturbo delle componenti motorie e visuo-spaziali della scrittura;
- Instabilità Psicomotoria: impulsività, ipercinesia, disattenzione;
- Inibizione Psicomotoria: disturbo di attaccamento, inerzia, sospensione dell’azione, riduzione della motricità spontanea, timidezza, esitazione, stati di tensione tonica;
- Ritardo Mentale: funzionamento intellettivo generale al di sotto della media con conseguente limitazione nel funzionamento adattivo in diverse aree della vita quotidiana;
- Ritardo Psicomotorio: ritardo evolutivo globale che si manifesta nei primi tre anni di vita non sostenuto da lesioni centrali o periferiche del Sistema Nervoso, carenze specifiche dell’organizzazione motoria, deficit elettivi di funzioni neuropsichiche o patologie genetiche;
- Disturbo Autistico: incapacità a stabilire i normali contatti sociali, isolamento, resistenza al cambiamento, turbe della comunicazione, reazione di esagerata reattività agli stimoli, stereotipie, assenza di gioco e capacità immaginative; – PCI (Paralisi Cerebrale Infantile): deficit motori associati o meno a deficit intellettivo dovuti ad alterazioni delle funzioni cerebrali per cause pre-peri-postnatali;
- Malattie Neuromuscolari e altri disturbi Neuromotori.