La storia del seme e delle Matrioske

La storia del seme e delle Matrioske

Queste righe sono ispirate dalle Matrioske, bamboline di legno compatte e magiche perché si aprono al mondo, fino a all’ultima bambolina, chiamata “seme”, fatta di un unico pezzo di legno, infrangibile, unica nel suo significato, Rappresenta il valore dell’insieme dei singoli legato alla famiglia, al legame che unisce persone diverse, al potere della vita che scorre da una generazione all’altra, custodi della verità vera, oltre le apparenze. Le Matrioske ci insegnano che siamo fatti a cipolla, con molti strati: ci sono i ricordi e le ferite che conducono comunque sempre a quel a quel pezzo più piccolo che è il cuore. È lì che si trova la nostra vera identità, l’inizio e la fine del viaggio che, bambola dopo bambola, arriva all’anima. Questi strati ci riportano all’immagine della coscienza collettiva e della famiglia: nessuna figura è uguale alle altre e tutte sono essenziali per formare l’insieme che porta al nocciolo, al cuore dell’identità, che sia individuale, familiare o collettiva. È con il senso di protezione dei più grandi verso i più piccoli, che inizia la storia del seme, del cuore a cui si arriva scrostando gli strati di ferite e ricordi, perché il seme, per crescere, ha bisogno di cura.

Tiziana Petrosino

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